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Studio di
 Fisioterapia e Riabilitazione
 di Marco Chiodini
Marcallo con Casone

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                           Marcallo con Casone (MI)

 

 

 

Terapia Manuale per Disfunzioni NEURO-MUSCOLO-SCHELETRICHE

Il termine di Fisioterapia Neuro-Muscoloscheletrica  è utilizzato in ambito internazionale per sostituire o integrare il termine di Terapia Manuale e include l'approccio specialistico dei fisioterapisti alle problematiche disfunzionali e dolorose a carico dei Sistema Miofasciale, Osteoarticolare, Nervoso Periferico, ma anche alle disfunzioni del controllo della funzione motoria, della coordinazione del Sistema Nervoso Centrale e del "pain management" nel contesto bio-psico-sociale della salute.

La Terapia Manuale è basata sul ragionamento clinico, e utilizza approcci di trattamento altamente specifici, che includono le tecniche manuali e gli esercizi terapeutici. A differenza di altre correnti di medicina manipolativa, la Terapia Manuale Ortopedica comprende ed è guidata dalle prove di efficacia cliniche scientifiche disponibili e dalla struttura bio-psico-sociale di ogni singolo paziente. Offre quindi un approccio manuale con una metodologia scientifica che ci da risultati visibili, misurabili e controllabili, offrendo al fisioterapista una tecnica basata sulla evidenza scientifica (che gli inglesi chiamano evidence based medicine/practice). Segue pertanto i principi di fisiopatologia della medicina tradizionale, collocandosi in maniera chiara nell’ambito sanitario.

La terapia manuale, come branca della medicina moderna, è nata nella prima metà dello scorso secolo in Inghilterra con James Mennell per svilupparsi poi attraverso figure come Ciriax, Kaltenborn, Grieve, Bienfait, Maitland, McKenzie e Mulligan, solo per citarne alcuni. Nel corso della sua evoluzione è arrivata a imporsi come modello scientifico internazionale, rappresentando un’area specialistica della fisioterapia indirizzata alla gestione delle problematiche neuro-muscolo-scheletriche, basata su ricerca ed evidenze scientifiche, priva di elementi non giustificati o non ragionevoli, e arricchita tramite un aggiornamento costante.

L’approccio di questa disciplina non si riduce a un semplice catalogo di tecniche, ma tende a enfatizzare soprattutto la capacità di lettura (o inquadramento) delle problematiche dei soggetti che si affidano al fisioterapista, cercando di sistematizzare il processo di raccolta anamnestica ed esame funzionale attraverso lo sviluppo del ragionamento clinico, per impostare un profilo prognostico di salute in cui, stabilite le indicazioni ed escluse le controindicazioni alla presa in carico del paziente, siano definiti gli obiettivi, le modalità e i tempi di un progetto terapeutico adeguato e condiviso.

Per tale approccio clinico il fisioterapista necessita di un’approfondita conoscenza dell’origine del dolore, della sua natura patogenetica oltre ad una ottima comprensione delle possibili risposte algogene durante il trattamento stesso. Questo approfondimento degli aspetti nosologici dei disordini muscoloscheletrici è in linea con la classificazione internazionale della funzione (ICF) sviluppata da parte dell’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) che il Terapista Manuale segue nella definizione del profilo prognostico di salute e cura del paziente.

La Terapia Manuale può essere efficace nel trattamento di:

  • dolori di schiena e problemi discali;
  • dolore al collo e problemi della regione cervicale;
  • artrosi – dolore e rigidità per esempio alle anche, alle ginocchia, e alla schiena;
  • dolori del viso, cefalea, dolore della mascella;
  • irritazione del nervo che causa, ad esempio, insensibilità o formicolio nelle dita o sciatica;
  • dolore al ginocchio dovuto, ad esempio, a problemi di menisco o di legamento ;
  • problemi al gomito, come gomito del tennista o del golfista;
  • problemi nel polso e nella mano, come fratture, sindrome del tunnel carpale, distrazioni e distorsioni ;
  • problemi di caviglia e di piede, come lesioni di tendini e legamenti.

 

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